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Cannabis Light alleata contro il Covid?: studi americani suggeriscono efficacia del CBD nel combattere la malattia, sott'occhio uno studio sul potenziale del CBD in campo medico.

CBD e Covid-19
le novità dei recenti studi

Covid 19 CBD

 

  1. La proteina spike del Covid e il CBD
  2. La correlazione con i pazienti che utilizzano CBD
  3. Conclusioni

 

Cannabis Light alleata contro Covid: studi americani suggeriscono efficacia del CBD nel combattere la malattia.

Esperimenti di laboratorio su cellule epiteliali di polmoni umani e sui topi dimostrano come il Cannabidiolo (CBD) sia in grado di impedire l’ingresso del virus nelle cellule o di inibire la replicazione del coronavirus Sars-Cov-2 all’interno di esse.

Il CBD, il principio attivo di origine naturale contenuto nelle infiorescenze di cannabis light, ha fornito in diversi studi la prova diretta di essere in grado di prevenire l’infezione da Covid-19 o rallentarne la replicazione in caso di ingresso nelle cellule umane.

La proteina spike del Covid e il CBD

Secondo la tesi proposta da un team di ricercatori affiliati all’Oregon State University, il cui studio è stato pubblicato sul “Journal of Natural Products” il CBD, ma anche il CBG, sarebbero in grado di legarsi alla proteina Spike del Covid-19, impedendo così al virus di penetrare nelle cellule umane e causare l’infezione.

Richard Van Breemen, tra i firmatari dello studio, ha spiegato che questi cannabinoidi “biodisponibili per via orale e con una lunga storia di uso umano sicuro, isolati o in estratti di canapa, hanno il potenziale per prevenire e curare l'infezione da Sars-Cov-2”.

Il Covid infatti sfrutta la proteina Spike per legarsi al recettore della superficie cellulare umana ACE2. Il CBD e il CBG, legandosi alle proteine Spike, impediscono che queste possano legarsi a loro volta all’enzima ACE2. Fungendo da inibitori dell’ingresso del Covid nelle cellule potrebbero quindi essere usati per prevenire l’infezione da Sars-Cov-2.

CBD Olio

Un altro gruppo di ricercatori, il cui studio è stato pubblicato su  Science Advances, ha inoltre scoperto che il CBD (e il suo metabolita, 7-OH-CBD) sono in grado di inibire efficacemente il processo di replicazione virale, agendo dopo l’ingresso del virus nelle cellule attraverso un meccanismo in grado di interferire con l’espressione genica virale, ovvero il processo attraverso il quale le informazioni contenute nel genoma del virus vengono tradotte in molecole funzionali che saranno utilizzate per dare vita a nuove cellule virali.

I test sono stati condotti sia su cellule polmonari umane che in vivo su cavie da laboratorio e la sperimentazione preclinica portata avanti dagli studiosi ha evidenziato che il trattamento di una settimana con CBD ha permesso di sopprimere l’infezione da Sars-Cov-2 nei topi.

La professoressa Marsha Rich Rosner dell’Università di Chicago e co-autrice corrispondente dello studio ha affermato “Nessuno avrebbe mai pensato che il CBD bloccasse la replicazione virale, ma è quello che ha fatto”.

La correlazione con i pazienti che utilizzano CBD

Questi studi sembrano spiegare il perché in un gruppo di pazienti che assumevano farmaci a base di CBD per l’epilessia si sia verificata una percentuale di infezione inferiore rispetto a un gruppo di controllo. L’associazione è stata rilevata dall’analisi di 1212 pazienti della National Covid Cohort Collaborative, una partnership attiva negli Stati Uniti che mette a disposizione degli studiosi le informazioni cliniche relative al Covid per ricerca sui diversi aspetti legati alla pandemia. Tra questi pazienti che utilizzavano CBD la positività al Covid è stata riscontrata in una percentuale significativamente inferiore di persone (6,2%), rispetto a coloro che non lo assumevano (8,9%).

Conclusioni

L’assunzione di CBD via orale di estratti come l’olio di CBD o il CBD puro potrebbe quindi essere un rimedio efficace e naturale nei confronti del Covid-19, tuttavia sono necessari altri studi per capire se effettivamente il Cannabidiolo possa considerarsi come un vero e proprio farmaco antagonista del Sars-Cov-2. Inoltre vanno fatte alcune considerazioni: in questi studi sono stati usati estratti al CBD di elevata purezza e alta concentrazione, quindi se voleste utilizzare il CBD come prevenzione o rimedio al Covid assicuratevi di acquistare prodotti di qualità e di assumere il giusto quantitativo. Le persone oggetto dello studio sopracitato infatti per curare la loro malattia consumano in media tra i 100 e i 200mg di CBD puro al giorno.

Ricordatevi sempre infine che il CBD non va considerato come un sostituto dei vaccini né delle attuali misure di prevenzione pubblica e in caso di infezione rivolgetevi sempre a un medico in caso di sintomi gravi.

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Original Growers nasce nel 2019 a Magenta(MI) con l'apertura di un CBD Shop, l'azienda ha come obiettivo la divulgazione delle corrette informazioni riguardo la coltivazione e il l'utilizzo della Cannabis.

Nel 2022 con l'apertura di uno shop online abbiamo deciso di sviluppare un blog per informare correttamente le persone riguardo il CBD, THC, la Cannabis e i suoi molteplici utilizzi.

Da Daniele Sirianni

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